martedì 27 gennaio 2015

#05: Piccoli passi

Questo pomeriggio mi è arrivata un'email da Rotary con l'elenco di tutti i 31 distretti in cui verremo mandati tutti noi. Entro lunedì dovrò dare due preferenze e nell'email è già stato anticipato che il 14 febbraio si terrà il prossimo incontro, nel quale finalmente ci diranno la nostra destinazione. Uno di questi giorni appena troverò un "buco" di tempo libero guarderò bene tutti i distretti e darò le mie preferenze. Mi sembrano quasi tutti dei bei posti, quindi sarà difficile sceglierne solamente due. Mi informerò e sceglierò bene, anche se comunque non è garantito che mi mandino in una delle mie preferenze. Ora che ho davanti questo elenco mi sembra di avvicinarmi sempre di più all'esperienza che sto per fare, perché tra quei 31 distretti è compreso quello in cui andrò io.
Ora devo scappare a studiare, aggiornerò quando avrò deciso le mie preferenze e se avrò un po' di tempo libero, perdonatemi ma queste due settimane sono un concentrato di verifiche e interrogazioni, neanche fossimo a fine anno, vabbè. Vi saluto!

mercoledì 21 gennaio 2015

#04: Aspettando notizie

Pazienza. Ci vuole molta pazienza. Dico questo perché è tipo la sesta volta da quando sono arrivata a casa oggi che controllo la casella della posta e come oggi tutti i giorni. Credevo di aver superato la fase "controllo impulsivo delle email" quando mi hanno comunicato di aver passato le selezioni, eheheh povera illusa. Almeno in un primo periodo è stato così, ma adesso siamo quasi a fine Gennaio e non ho più avuto notizie da Rotary dall'11 Dicembre. Tra Gennaio e Febbraio dovrebbe esserci un incontro in cui ci diranno le destinazioni. Soprattutto in questi giorni sono sempre più curiosa di sapere quale sarà la mia, quindi sto aspettando che arrivi una qualche comunicazione da parte loro e questo mi porta a controllare tempestivamente le email in arrivo.
Carissimi futuri futuri exchanges, preparatevi psicologicamente perché sarà una continua attesa.
Come se non fossi già abbastanza ansiosa e curiosa in questi giorni sembra che tutti si siano ricordati del fatto che ad Agosto partirò per un anno e mi tempestano di domande come -Allora ti hanno detto dove andrai?- oppure nonostante le duecentotrentordicimila volte che ho detto di non sapere ancora il paese in cui andrò sono fermamente convinti che io vada in America, qualcuno addirittura dice New York, così eccomi a ripetere di nuovo che no, non è detto che vada in America, perché potrei capitare anche in un paese d'Europa, dell'Asia, dell'Oceania, in Sudafrica.. Praticamente in un qualsiasi angolo della Terra. Un'altra domanda che mi pongono spesso, com'è successo proprio ieri sera ad allenamento, è "ma non hai paura?" e lì mi blocco, non so cosa rispondere. È possibile non avere paura sapendo di dover partire per un anno per un posto di cui non sai nulla? Io credo di no. Perché effettivamente si, ho paura, una paura tremenda. Ma allo stesso tempo ho una voglia ancora più tremenda di partire, partire e basta, mettermi alla prova e affrontare tutte queste paure. Ho una voglia tremenda di vivere questa esperienza, di crescere, vedere tutto con occhi diversi. Insomma, fuori da qui c'è tutto un mondo da scoprire, non voglio fuggire dall'Italia o altro, anche se onestamente penso che in questo paese non ci sia posto per il mio futuro, ma penso anche che l'Italia oltre ai numerosi difetti abbia molte qualità, però credo che vivendo sempre sotto la protezione dei propri genitori, al sicuro nella propria quotidianità si rimanga bloccati. Ad un certo punto bisogna lasciare il "nido" e tutte queste certezze per imparare a cavarsela da soli. Con questo non intendo dire che bisogna andarsene via di casa a 16 anni, ma un'esperienza come quella di partire soli per un altro paese per qualche mese penso che sia il modo migliore per iniziare a cavarsela con le proprie forze e anche per capire com'è il mondo al di fuori del nostro paese. Entrare in contatto con le altre culture, le diversità e i nuovi contesti senza dubbio apre la mente in in una maniera impressionante e rende più maturi. Ma soprattutto sarebbe anche un modo per conoscere meglio se stessi, capire quali sono i propri limiti e le proprie capacità. Questi sono alcuni dei motivi per cui ho preso questa decisione. Perciò non mi lascio fermare dalla paura, né dagli ostacoli, perché uno dei motivi per cui ho fatto questa scelta è proprio quello di imparare ad affrontarli.
Cambiando discorso, sabato sono uscite le pagelle del primo quadrimestre. Dei miei risultati non mi lamento, anche se sono un po' calati rispetto agli anni scorsi non ho materie sotto e questo è l'importante. È evidente che quest'anno la scuola sia molto più pesante, ho nostalgia degli anni scorsi in cui avevo un sacco di tempo libero ed era tutto molto sciallo. Non vedo l'ora che arrivi l'estate, ho fatto il conto e restano ancora 106 giorni di scuola, togliendo domeniche e feste varie. Sono troppi.
Probabilmente il prossimo aggiornamento sarà quando avrò notizie da Rotary, sperando che arrivino presto. Au revoir!

lunedì 5 gennaio 2015

#03: Felicità

No, il titolo del post non è ironico. Lo so, lo so, è il 5 gennaio,  le vacanze sono agli sgoccioli, lo so e prima che qualcuno mi prenda per pazza vi assicuro che la mia felicità non ha a che vedere con la data di oggi. In realtà in questi giorni il mio umore non è ai massimi livelli e solo l'idea di dover tra poco tornare alla routine, che prevede la sveglia alle 5.50, mi stressa non poco. Oltretutto, genio del male che sono io, ho aspettato l'ultimo momento per iniziare tutti i compiti, così mi sono trovata a doverli iniziare e finire tutti oggi. O almeno quella era l'idea, visto che ho ancora da fare tutto inglese, un tema, una ricerca e leggere due libri. Shhh. Fatto sta che, mentre cazzeggiavo invece di fare i compiti facevo una pausa ascoltando la musica, come per magia, mi è venuto un attacco di felicità. Non so, vi capita mai che pensando a qualcosa il vostro umore cambi così,  all'improvviso? A me ultimamente succede spesso quando penso al mio futuro anno all'estero. Il che vuol dire praticamente sempre, visto che non c'è giorno in cui io non riesca a pensarci. Il mio umore dipende in gran parte da quello. E così oggi, ad un tratto, il pensiero che ad Agosto partirò, che questa volta è il mio turno, che toccherà a me per davvero mi ha sollevato l'umore,  mi ha dato una carica di felicità. Avete presente quel tipo di felicità che vi fa venire voglia di correre, di gridare, di cantare e ballare? Ecco, quello. Non so se sia una cosa normale, ma a me succede. E quindi anche in questi giorni abbastanza deprimenti il pensiero dell'anno all'estero riesce a rendermi felice, felice per davvero. È una sensazione bellissima, non so come descriverla. Va bene, se prima potevate pensare che fossi pazza adesso probabilmente ne avete la certezza, e che ci posso fare? Però credetemi, di solito sono normale. Mi è venuta un'improvvisa voglia di scrivere e siccome l'idea di fare il tema di italiano sul nucleare me la stava facendo passare, ho pensato di scrivere tutte queste belle cose sul mio blog. Devo dire che questa cosa del blog sta iniziando a piacermi. Cercherò di tenerlo aggiornato il più spesso possibile, evito di fare promesse che poi potrei non mantenere, ma qui ho intenzione di scrivere tutto quello che mi passa per la testa in questo periodo e che abbia a che fare con l'anno all'estero, perché vorrei ricordare veramente tutto di questa esperienza, anche le più piccole cose, che in fondo sono le più belle.
Ed è arrivato il momento di dare una conclusione anche a questo post senza un senso ben preciso, tanti saluti a tutti e buonanotte!